MINATORI E OPERAI INSIEME PER FORMARE LA FEDERAZIONE INDUSTRIALL GLOBAL UNION FEDERATION: EVENTO STORICO…?

This article appeared in Notizie Internazionali, published by FIOM-CGIL in Italy.

“Questo è un giorno che non dimenticherò mai ” ha detto Jyrki Raina, il neo eletto Segretario Generale di IndustriALL Global Union—ma non era del tutto chiaro che cosa volesse dire.
Da un lato in un Congresso a Copenhagen, sindacati che rappresentano circa 50 millioni di lavoratori in 140 paesi hanno appena creato un’ unica federazione globale per i lavoratori dei settori minerario e manifatturiero.
IndustriALL è il risultato della fusione di tre federazioni internazionali esistenti – la più grande delle quali, la venerabile Federazione Internazionale dei Sindacati metalmeccanici (FISM) comprende anche sindacati statunitensi ben noti come quello dell’auto (UAW), quello dei Machinists, quello siderurgico (USWA). I dirigenti di questi sindacati erano tutti presenti insieme ai delegati di ogni continente e parte del mondo.
Evento storico…Ma la storia è complicata, e quello che avrebbe dovuto essere una celebrazione della unità sindacale è diventato uno scompiglio.
Nonostante tutti i video ispirati, i discorsi entusiastici sull’importanza di ciò che si faceva lì nel Bella Center, alle porte della capitale danese, molti delegati erano furiosi. Il Bella Center dovrebbe essere un esempio del nuovo “freddo nordico”, ma le emozioni nella grande sala erano tutt’ altro.
Proprio prima che Raina facesse il suo intervento, una intera sezione della sala si è vuotata. Tutti i delegati latino americani hanno abbandonato la sala del congresso, arrabbiati per la votazione dei nuovi 60 membri dell’Esecutivo. Sentivano infatti di essere sottorappresentati in quanto la rappresentanza non veniva definita in base a quanti iscritti (effettivi o potenziali) dei loro sindacati, ma in base alle quote.
I ricchi Europei, e in particolare i sindacati Nordici e Tedeschi, erano sovrarappresentati, dicevano, a spese del Sud Globale.
E non erano soli. I delegati sudafricani si sono uniti a loro nel condannare quello che vedevano come un tentativo dei centri di potere nord europei del movimento operaio internazionale di continuare a dominare la nuova Federazione.
Alla fine è stato raggiunto un compromesso. La delegazione latino americana è rientrata nella sala scandendo “Unidad”, dal momento che è quello che stavano facendo. E’ stato un momento davvero drammatico, non orchestrato né pianificato.
I latinoamericani non erano i soli a sentirsi sotto rappresentati. Il programma di azione impegnava i sindacati a “uguali diritti e rappresentanza delle donne”, ma circa l’80% dei delegati erano uomini, come del resto la maggior parte dei componenti dell’Esecutivo e dei dirigenti eletti. La nuova Federazione non ha ancora seguito le orme di altre Federazioni globali che hanno stabilito un minimo del 40% di partecipazione di donne nei loro congressi.
Il primo atto di IndustriALL è stato approvare all’unanimità i 10 punti del Piano di Azione ambizioso. I sindacati si sono impegnati a costruire sindacati più forti sindacalizzando un maggior numero di lavoratori. Mentre la sindacalizzazione da lungo tempo è stata al centro della cultura sindacale in Nord America, questo non è avvenuto dappertutto. Il Piano di azione impegna la nuova federazione a “fare della organizzazione, della sindacalizzazione e della crescita” i temi fondamentali in ogni azione di Industriall”.
Sebbene questo indichi che IndustriALL sta imparando ad usare il linguaggio in certa misura più conflittuale, dei sindacati nord americani, ancora mostra le sue radici nord europee. Uno dei video augurali mostrati nel corso del Congresso dava voce ad una vicepresidente di NIKE, certo non una scelta ovvia per una nuova Federazione impegnata a costruire potere sindacale!
La prima campagna della nuova Federazione è stata annunciata al Congresso da Raina: per il sostegno ai minatori spagnoli in sciopero, che hanno occupato le gallerie a 500 metri di profondità contro la chiusura, a cui il Governo ha risposto con repressione e violenza.
Non sono solo gli spagnoli ad essere sotto attacco. Un’altra mozione urgente è stata votata a sostegno del movimento sindacale nelle Isole Fiji, i cui dirigenti vengono periodicamente arrestati a causa delle loro lotte. E inoltre il congresso ha potuto vedere un messaggio di saluto di Napoleon Gomez, dirigente sindacale messicano, in esilio forzato in Canada, a cui è stato impedito di partecipare perché il governo del suo paese ha messo il suo nome in una lista dell’Interpol (Gomez non riveste più nessuna carica, ma il Governo messicano continua a rendergli impossibile di tornare sano e salvo in Messico e perfino di partecipare al congresso di Copenhagen).
Come molti avvenimenti di questo tipo, con una sala riempita da circa 1000 delegati/e, non c’è stato molto modo di poter scambiare opinioni. Oratore dopo oratore si sono alzati per parlare alla sala, con una traduzione in 14 lingue e davvero si sentiva che forse una serie di riunioni più piccole con una struttura meno tradizionale avrebbe potuto essere più produttiva!
Potrebbe succedere in un futuro prossimo, sebbene il prossimo congresso non avverrà prima del 2016. Nel frattempo, l’Esecutivo – con il suo contingente latino americano, ma senza molte donne – prenderà le decisioni.

“Questo è un giorno che non dimenticherò mai ” ha detto Jyrki Raina, il neo eletto Segretario Generale di IndustriALL Global Union—ma non era del tutto chiaro che cosa volesse dire.Da un lato in un Congresso a Copenhagen, sindacati che rappresentano circa 50 millioni di lavoratori in 140 paesi hanno appena creato un’ unica federazione globale per i lavoratori dei settori minerario e manifatturiero.IndustriALL è il risultato della fusione di tre federazioni internazionali esistenti – la più grande delle quali, la venerabile Federazione Internazionale dei Sindacati metalmeccanici (FISM) comprende anche sindacati statunitensi ben noti come quello dell’auto (UAW), quello dei Machinists, quello siderurgico (USWA). I dirigenti di questi sindacati erano tutti presenti insieme ai delegati di ogni continente e parte del mondo.Evento storico…Ma la storia è complicata, e quello che avrebbe dovuto essere una celebrazione della unità sindacale è diventato uno scompiglio.Nonostante tutti i video ispirati, i discorsi entusiastici sull’importanza di ciò che si faceva lì nel Bella Center, alle porte della capitale danese, molti delegati erano furiosi. Il Bella Center dovrebbe essere un esempio del nuovo “freddo nordico”, ma le emozioni nella grande sala erano tutt’ altro.Proprio prima che Raina facesse il suo intervento, una intera sezione della sala si è vuotata. Tutti i delegati latino americani hanno abbandonato la sala del congresso, arrabbiati per la votazione dei nuovi 60 membri dell’Esecutivo. Sentivano infatti di essere sottorappresentati in quanto la rappresentanza non veniva definita in base a quanti iscritti (effettivi o potenziali) dei loro sindacati, ma in base alle quote.I ricchi Europei, e in particolare i sindacati Nordici e Tedeschi, erano sovrarappresentati, dicevano, a spese del Sud Globale.E non erano soli. I delegati sudafricani si sono uniti a loro nel condannare quello che vedevano come un tentativo dei centri di potere nord europei del movimento operaio internazionale di continuare a dominare la nuova Federazione.Alla fine è stato raggiunto un compromesso. La delegazione latino americana è rientrata nella sala scandendo “Unidad”, dal momento che è quello che stavano facendo. E’ stato un momento davvero drammatico, non orchestrato né pianificato.I latinoamericani non erano i soli a sentirsi sotto rappresentati. Il programma di azione impegnava i sindacati a “uguali diritti e rappresentanza delle donne”, ma circa l’80% dei delegati erano uomini, come del resto la maggior parte dei componenti dell’Esecutivo e dei dirigenti eletti. La nuova Federazione non ha ancora seguito le orme di altre Federazioni globali che hanno stabilito un minimo del 40% di partecipazione di donne nei loro congressi.Il primo atto di IndustriALL è stato approvare all’unanimità i 10 punti del Piano di Azione ambizioso. I sindacati si sono impegnati a costruire sindacati più forti sindacalizzando un maggior numero di lavoratori. Mentre la sindacalizzazione da lungo tempo è stata al centro della cultura sindacale in Nord America, questo non è avvenuto dappertutto. Il Piano di azione impegna la nuova federazione a “fare della organizzazione, della sindacalizzazione e della crescita” i temi fondamentali in ogni azione di Industriall”.Sebbene questo indichi che IndustriALL sta imparando ad usare il linguaggio in certa misura più conflittuale, dei sindacati nord americani, ancora mostra le sue radici nord europee. Uno dei video augurali mostrati nel corso del Congresso dava voce ad una vicepresidente di NIKE, certo non una scelta ovvia per una nuova Federazione impegnata a costruire potere sindacale!

La prima campagna della nuova Federazione è stata annunciata al Congresso da Raina: per il sostegno ai minatori spagnoli in sciopero, che hanno occupato le gallerie a 500 metri di profondità contro la chiusura, a cui il Governo ha risposto con repressione e violenza.Non sono solo gli spagnoli ad essere sotto attacco. Un’altra mozione urgente è stata votata a sostegno del movimento sindacale nelle Isole Fiji, i cui dirigenti vengono periodicamente arrestati a causa delle loro lotte. E inoltre il congresso ha potuto vedere un messaggio di saluto di Napoleon Gomez, dirigente sindacale messicano, in esilio forzato in Canada, a cui è stato impedito di partecipare perché il governo del suo paese ha messo il suo nome in una lista dell’Interpol (Gomez non riveste più nessuna carica, ma il Governo messicano continua a rendergli impossibile di tornare sano e salvo in Messico e perfino di partecipare al congresso di Copenhagen).Come molti avvenimenti di questo tipo, con una sala riempita da circa 1000 delegati/e, non c’è stato molto modo di poter scambiare opinioni. Oratore dopo oratore si sono alzati per parlare alla sala, con una traduzione in 14 lingue e davvero si sentiva che forse una serie di riunioni più piccole con una struttura meno tradizionale avrebbe potuto essere più produttiva!Potrebbe succedere in un futuro prossimo, sebbene il prossimo congresso non avverrà prima del 2016.

Nel frattempo, l’Esecutivo – con il suo contingente latino americano, ma senza molte donne – prenderà le decisioni.